NICEFORO IL SOLITARIO
Niceforo il solitario, chiamato anche l'Agiorita e l'Esicasta, è il primo autore che parla diffusamente della "preghiera di Gesù" associata alla tecnica respiratoria. Italiano di nascita, come scrive di lui Gregorio Palamas, Niceforo passò all'Ortodossia e abbracciò la vita eremitica sul Monte Athos. Raccolse un'antologia di testi patristici sulla virtù della sobrietà, la custodia del cuore.
Nei suoi scritti insegna ai principianti il controllo della respirazione per far rientrare l'intelletto, la coscienza personale, nel cuore, il centro della natura umana. Il cuore, luogo della presenza reale della grazia divina, ma in se stesso incosciente, mediante la discesa dell'intelletto ne prende coscienza. Il veicolo della discesa dell'intelletto nel cuore è il respiro. L'unione intelletto-cuore riunifica l'essere umano.
La prima parte del trattato di Niceforo, la più estesa, è una esaltazione della vita esicasta, cioè dello stato di sobrietà e d' attenzione. la seconda parte riguarda il metodo respiratorio.
Niceforo morì poco prima del 1340. Fu maestro e guida di Gregorio Palamas. Nel silenzio, lontano dalle cure mondane, raggiunse un alto grado di unione con Dio.